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CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA


La costruzione dell’ attuale edificio ebbe inizio nel 1749, sulla stessa area dove sorgeva la chiesa precedente (già annoverata in documenti del 1468), vale a dire sulle rovine del castello medioevale.

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La chiesa in stile barocco a forma di croce latina irregolare, ad unica navata, fu realizzata su progetto dell’ architetto Gian Battista Galli.
Spicca l’ elegante cupola poligonale , affrescata dal pittore Vittorio Manini nel 1956.

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I quattro altari laterali convergono verso l’ abside, dove è collocato l’ altare maggiore (XIX secolo) in marmi policromi, completo di coro in legno.
Al coro fine opera di intarsio dello scultore Giovanni Sanzi (intagliato per l’ abside della chiesa preesistente, 1705), si aggiungono i bancali in noce per i celebranti intagliati nel 1707 dal tedesco Ignazio Hillepront.
Pregevole l’ altare della Vergine del Rosario, opera dei fratelli Fantoni, di ispirazione barocca. I marmi policromi arricchiscono la mensa munita di paliotto (raffigurante la battaglia di Lepanto) e medaglione, nonché di ancona formata da quattro colonne con sovrapposto timpano triangolare e fastigio ad arco ribassato. Attorno quindici tele, con cornice ovale di stucco, raffiguranti i misteri del rosario, dipinte da ignoto di scuola veneta della seconda metà del ‘700.
Di fronte, l’ altare di San Luigi, in marmo aspro di Sicilia legato con marmo di Botticino, con tela dipinta nel 1808 da Santo Cattaneo di Brescia.Le statue sono opere in stucco dei Calegari di Brescia.

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Altare laterale. Vergine del Rosario.

Numerosi affreschi e dipinti arricchiscono la chiesa:

- la Resurrezione di Lazzaro sovrasta la porta centrale;
- olio su tela, Crocifisso con santi Francesco, Carlo e Fermo(di Stefano Viviani, 1618);
- dietro l’ altare maggiore, la pala di Santa Maria Maddalena che riceve la comunione da San Gerolamo (di V. Orelli, 1798);
- pala del sacro cuore di Gesù e l’ orazione nell’ orto del Getsemani (Antonio Guadagnini, 1880);
- Pala di Sant’ Antonio da Padova (tardo ‘500)con Santa Lucia, Sant’ Agata, Sant’ Apollonia altre sante.

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Pala di Santa Maria Maddalena.
 

Fino alla fine del secolo XVIII nel coro della chiesa, in cornice intagliata e dorata, c’ era una pala raffigurante i santi Pietro e Paolo, Santa Maria Maddalena e in alto la Trinità in gloria. Si ritiene che nel 1978, in seguito alla realizzazione del nuovo quadro di santa Maria Maddalena,da questo quadro siano state ritagliate le tele di san Pietro e Paolo, che ora si ammirano ai lati della pala della Maddalena.
La pavimentazione con marmetta alla veneziana è del 1904.
La vasca battesimale, lavorata a baccelli con ciborio piramidale in noce, del XVI secolo, è collocata a sinistra del portale d’ ingresso. La sovrasta una tela raffigurante il Battesimo di Gesù.
Tra le altre opere l’ organo dei Serassi, recentemente restaurato.

 

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 Pala di Santa Maria Maddalena.  

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Fonte Battesimale.

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Resurrezione di Lazzaro.

  

CHIESA DI SAN PIETRO
Fino al 1570 circa la chiesa romanica di S.Pietro (XII-XIII sec.) rimase l’ unica aperta al culto.

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Chiesa di San Pietro.
 

Il campanile esile ed elegante è di stile gotico lombardo, traforato da minute bifore; ospitava due campane due campane del 1545 e del 1700.
Durante il quindicesimo secolo alla chiesa originaria venne aggiunta la navata di centro, ulteriormente ampliata con due cappelle laterali.

 

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Nonostante risultino deturpate dal bianco della calce, le pareti dell’ interno lasciano intravedere frammenti di affreschi: il matroneo presenta tre profili di persone in preghiera; sotto il matroneo, in una lunetta, una Madonna in trono con Bambino, S.Rocco e San Sebastiano.
Gli affreschi meglio conservati abbelliscono il presbiterio:
- in cornu epistulae è dipinta una Madonna in trono con bambino;
- sulla parete opposta l’ affresco del Romanino: una Madonna in trono con Bambino; San Giorgio e San Defendente ; gli apostoli Pietro e Paolo in atto di presentare alla Vergine dei fedeli (XVI secolo);

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Madonna in trono con bambino. (1497)
 

- nel voltino dell’ abside è raffigurato un Cristo benedicente, con nella mano sinistra un libro aperto con la scritta “Ego sum lux mundi via veritas et vita”;
- ai lati della pala dell’ altare maggiore gli affreschi raffiguranti san Pietro apostolo e San Pietro primo vescovo di Roma.
Recentemente dietro la pala dell’ altare maggiore è stato scoperto un affresco raffigurante Santa Maria Maddalena ai piedi del crocefisso.

 

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Affresco del Romanino. Madonna in trono con Bambino.

 

ANTICO ORATORIO DI SAN MICHELE ARCANGELO - (SAN MICHELONE)

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La presenza sull’ isola di san Paolo dei monaci clunicensi lascia ritenere un qualche influsso sulla dedicazione della chiesa di Cambianica a San Michele.
L’ edificio è caratterizzato dall’ assenza di un portale in facciata (che perciò è detta adiabasica), sostituito da un’ entrata laterale; tipologia, molto rara, che rientra nell’ ambito della cultura di derivazione carolingia, e caratteristico della seconda metà dell’ undicesimo secolo.

Questo piccolo gioiello (10,10 m X 7,60 m) conserva le pareti di pietra viva e una ricca decorazione interna:
- la Maiestatis Domini, nel semicatino dell’ abside, con al centro l’ immagine di Cristo dipinta nella mandola iridata; ai lati gli evangelisti raffigurati con corpo umano e capo con foggia del proprio simbolo;
- al centro della parete absidale, fra le due monofore, la Crocefissione;
- a lato una Virgo Lactans e Santa Lucia nell’ atto di portare lo stilo agli occhi
- alle pareti dell’ aula Sant’ Elena e San Bartolomeo.

All’ esterno dell’ edificio:
- sopra il portale d’ ingresso, è dipinto San Michele arcangelo nell’ atto di pesare le anime dei morti;
- sulla destra un’ altra virgo lactans seduta su un trono drappeggiato;
- a sinistra un grande San Cristoforo, patrono dei viandanti, che porta sulla spalla Gesù Bambino, e una verga di palma rinverdita nella mano;
- nell’ ultimo riquadro san Giorgio con il drago e la principessa.

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San Cristoforo, affresco.
 

L’ abisde rivolta verso levate e la chiesa dovevano avere in origine un unico altare.

La chiesa è oggi monumento nazionale, sotto la sovraintendenza delle Belle Arti.

 

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI CORTINICA

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Il Santuario della Visitazione della B.V.M. conosciuto come “Madonna di Cortinica” è situato sul colle omonimo , ad ovest di Tavernola, sulla strada che anticamente portava a Bergamo.

 

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 Portico Nord, accesso alla vecchia scalinata.

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Scalone con le stazioni della Via crucis.

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Affreschi laterali all’ altare esterno.

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LA VIA DELLE SANTELLE
Il Basso sebino possiede un considerevole numero di santelle, conosciute anche con il nome di “edicole”: una struttura architettonica di piccole dimensioni con la funzione di ospitare e proteggere l’elemento che vi è collocato.
Edificate dalle comunità parrocchiali o da privati cittadini come atto di devozione o di riconoscenza verso i santi e la Madonna, le tribuline, insieme a croci, steli, affreschi, sono da sempre espressione dell’arte e della religiosità popolare e continuano a connotare il nostro paesaggio. A volte dette Madonnine anche quando il soggetto non è di natura mariana, sono una caratteristica abbastanza ricorrente in tutti u territori a tradizione cattolica, nelle vie dei pellegrinaggi ed anche nelle grandi città.

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Punti di riferimento per il quartiere, la frazione, il vicinato, rappresentano luoghi integrativi per il culto, per recitare il rosario o le semplici orazioni nel corso della giornata. Mete di passeggiate, piccoli santuari del viandante, ma anche approdi della pietà quotidiana, le santelle sono la traduzione del sacro nella quotidianità.
Nelle frazioni rurali specialmente, la santella è sentita come propria anche a livello personale, legata al nucleo familiare, al cortile, alla cascina.
Il percorso alla scoperta delle santelle presenti a Tavernola,

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inizia dalla strada provinciale che da Sarnico porta a Lovere. Subito fuori dalla galleria si può, infatti, osservare una piccola santella votiva dedicata alla Madonna sita accanto ad un antichissimo pozzo glaciale di circa dieci metridi profondità detto Marmitta dei giganti, creatasi inseguito ad un fenomeno carsico nella zona del Corn di Tavernola e Predore.

Proseguendo lungo il provinciale che costeggia il lago si giunge nel centro abitato e alle porte del paese si incontra una santella votiva che rappresenta la Madonna col bambino e quattro santi in adorazione accanto a Villa Fenaroli, ricco e pregevole orto botanico con piante di vario genere ( sequoie, bambù, canfora…..) ideato da Giovanni Battista Fenaroli, padre del botanico Luigi.

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Proseguendo a piedi in questa piacevole passeggiati si possono ammirare nelle vicinanze gli affreschi dipinti sulla parete di un edificio privato e rappresenta Maria intenta nella lettura ed un coro di Angeli, l’annunciazione e S.Antonio Abate.

Si percorre il centro storico del paese, caratterizzato dalla maestosa torre campanaria.
Si sale lungo la via Orti, imboccando l’antica mulattiera che porta al cimitero, dove si incontra un’altra santella votiva che rappresenta un angelo.


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La mulattiera porta alla chiesa di S. Pietro nota per gli affreschi di Girolamo Romanino. Dopo una breve sosta per ammirare il paesaggio si prosegue salendo sino a giungere il località bianica ove si può osservare la piccola cappella dedicata a San Bernardo di Chiaravalle, risalente alla fine del XIV secolo. La strada porta al Santuario della Madonna di Cortinica.

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Ivi si possono ammirare gli affreschi rappresentanti l’avvallamento del paese del 1906. Da ammirare inoltre la scalinata che porta al santuario, caratterizzata da quattordici santelle dedicate alla “via crucis”: ai piedi di ognuna di esse vi ssi trova una lapide intitolata ai caduti durante le due guerre. Sono affreschi realizzati da Giuseppe Grimani di Lovere nel 1949. Lasciando alle spalle il santuario e riscendendo si passi dal ponte del Diavolo, dirigendosi verso la frazione di Cambianica.

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Si incontra la chiesa dedicata a San Rocco, costruita in seguito a voti fatti al pellegrino Montpellier per chiedere la liberazione della peste. Nei pressi della chiesetta si incontra un’altra santella dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, rappresentata al centro con il bambino e subito sotto i dannati all’inferno.

Si giunge poi nel cuore della località Cambianica dove si possono ammirare i dipinti murali sulla parete esterna dell’oratorio di S.Michele ( detto San Michelone) ad oggi sconsacrata ed oggetto di recenti restauri nel 1996.

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I dipinti risalgono al 1364 e nonostante l’usura del tempo si possono scorgere alcuni episodi di un autore ignoto, realtivi a : San Giorgio che libera la principessa; Madonna in trono; S.Michele Arcangelo nell’atto di pesare le anime dei morti. Di grande importanza sono altresì gli affreschi interni della stessa epoca.

Prendendo poi la mulattiera che dal centro di Cambianica scende nuovamente verso il centro del paese si osserva una santella dedicata alla

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Madonna con il cuore trafitto da sette spade e sotto spicca l’iscrizione:
“Mira o figlio sleal pel tuo delitto di quante spade il cuore mi hai trafitto”

Sul ponte in via Rino, si incontra la santella dedicata a S.Giovanni Nepomuceno che spicca in primo piano santo protettore dei ponti.

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Percorrendo poi Via Valle al n.22 si scorge l’ultima santella dedicata alla Madonna di Fatima.

Il percorso si conclude con una visita alla chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena 

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